Azioni di advocacy in Italia per emergenza Gaza

In Italia

Brevi cenni sul contesto

Il nostro paese vive una profonda trasformazione legata ad una crescente povertà educativa e una maggiore complessità politico-sociale. Il nostro impegno è a fianco delle comunità e delle persone più fragili e centrato sulla promozione di una cultura di pace e di cooperazione, favorendo l’accesso a opportunità e servizi e una società più giusta e coesa. Lo facciamo in territori di frontiera, come le periferie delle grandi città (Rozzano) e la Puglia, e creando ponti tra il nostro territorio e quelli dei paesi esteri in cui operiamo. La nostra azione si concretizza realizzando progetti educativi e di animazione di comunità, creando spazi di partecipazione per i giovani, promuovendo percorsi interculturali e artistici, proponendo laboratori e workshop per minori insegnanti ed educatori, e attraverso una capillare attività di advocacy sui diritti umani e sulle strategie per leggere la complessità e favorire una maggiore coesione sociale. Vento di Terra crede che non ci sia pace senza giustizia e che equità, partecipazione attiva e il garantire a ogni persona una opportunità e uno spazio di crescita, siano il cardine di una piena cittadinanza.

Come rispondiamo ai bisogni e alle istanze?

L’impegno di Vento di Terra in Italia nel corso del 2024 si è ampliato affiancando, alle iniziative per favorire l’intercultura e la partecipazione dei giovani e per contrastare la povertà educativa, moltissime iniziative di sensibilizzazione e attivazione del pubblico in relazione alla crisi in corso a Gaza, in Palestina in generale e in tutto il Medio Oriente.

Il 2024 ha visto tutta Vento di Terra impegnata in azioni dirette per sensibilizzare, informare e chiedere un cessate il fuoco e il rispetto dei diritti umani a Gaza e in Palestina.

A seguito dell’imponente operazione militare sulla Striscia di Gaza seguita ai fatti del 7 ottobre 2023, abbiamo assistito al dilagare di una narrazione superficiale, spesso mistificatoria e disumanizzante da parte della grande maggioranza dei media italiani. Questo ha alimentato una dinamica dello schieramento, poco utile alla comprensione della complessità dei fatti e della situazione sul campo.  Nel frattempo a Gaza, le proporzioni della catastrofe umanitaria generata dall’attacco militare sono diventate drammatiche e le ripetute violazioni del diritto umanitario internazionale per noi molto evidenti, ma quasi per nulla denunciate dai nostri media: sono stati bombardati scuole e ospedali, la protezione dei civili non è stata garantita in nessuno modo, agli spostamenti forzati richiesti dall’esercito non è seguita la garanzia di altri luoghi sicuri per la popolazione civile spesso colpita durante gli spostamenti, non è stato garantito l’accesso di aiuti in numero adeguato con interi carichi lasciati in attesa fuori dai valichi per mesi o respinti, la popolazione è stata lasciata senza acqua, cibo e cure sufficienti, è stato impedito l’accesso di osservatori e stampa internazionali.

La conoscenza diretta del contesto, data dalla relazione con lo staff di Vento di Terra dell’area, è stata riconosciuta da molti interlocutori come importante per comprendere, conoscere, capire e trovare le modalità per chiedere il rispetto dei diritti umani e il lavoro per un Pace giusta.

L’azione di advocacy è stata realizzata in rete con tante organizzazioni della società civile, piccoli gruppi territoriali, comitati, botteghe, associazioni e reti impegnate nella difesa dei diritti umani. Le attività hanno avuto come obiettivo quello di dare voce all’impegno quotidiano dello staff di Gaza, diffondere dati verificati sulla catastrofe umanitaria in corso e sulle gravi violazioni del Diritto Internazionale Umanitario, nonché denunciare l’urgenza di un cessate il fuoco permanente. In questo quadro, sono stati coinvolti anche giornalisti e parlamentari italiani, sensibilizzati attraverso azioni mirate sul rispetto del diritto umanitario e la necessità di una risposta politica efficace alla crisi.

Tra le azioni più importanti segnaliamo:

  • Vento di Terra ha partecipato alla Carovana a Rafah – insieme alle ONG della rete AOI, Assopace, Arci, giornalisti e parlamentari italiani. Il convoglio, arrivato sino al valico di Rafah, da lì ha denunciato le condizioni disumane in cui si Israele costringe la Striscia di Gaza;
  • Due cicli di incontri di informazione e sensibilizzazione, inclusa l’esposizione della mostra di artisti italiani e Palestinesi Nel Profondo, realizzati sui territori di Novate Milanese e Locate Triulzi grazie all’impegno di soci, gruppi territoriali e associazioni
  • Una iniziativa dedicata alla Palestina realizzata a Milano presso lo spazio Solidando della Fondazione IBVA, con la partecipazione di Altreconomia e RadioPopolare
  • Circa n. 20 iniziative di sensibilizzazione e informazione realizzate in collaborazione con n. 20 associazioni, comitati, gruppi informali e partner in Lombardia, Piemonte, Veneto, Marche
  • partecipazione a trasmissioni TV e radio sui temi della crisi umanitaria, violazioni del diritto umanitario e impegno delle nostre persone a Gaza